L'object storage (conosciuto anche come archiviazione basata su oggetti[1]) è una tipologia di memorizzazione che gestisce i dati come oggetti, al contrario di altre architetture di storage come i file system che gestiscono i dati come una gerarchia di file, e l'archiviazione a blocchi all'interno di settori e tracce.[2] Ogni oggetto in genere include i dati stessi, una quantità variabile di metadati, e un identificatore univoco globale. Lo storage a oggetti può essere implementato a più livelli, tra cui il livello di dispositivo (dispositivo di archiviazione a oggetti), il livello di sistema e il livello di interfaccia. In ogni caso con l'object storage si ha la possibilità di abilitare funzionalità non indirizzate da altre architetture di storage, come interfacce direttamente programmabili dall'applicazione, uno spazio dei nomi che può estendersi su più istanze di hardware fisico e funzioni di gestione dei dati come replica dei dati e distribuzione degli stessi a livello di granularità.
Lo storage di oggetti è utilizzato per vari scopi tra cui la memorizzazione di oggetti come video e foto su Facebook, canzoni su Spotify o file nei servizi di collaborazione online, come Dropbox.[3] Una delle limitazioni dello storage di oggetti è che non è destinato a dati transazionali, poiché il sistema non è stato progettato per sostituire l'accesso e la condivisione di file NAS, non supporta i meccanismi di blocco e condivisione necessari per mantenere una singola versione aggiornata di un file.[4]